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      Agite in tal modo da far giudicare che questa riconciliazione non è accaduta per la sola interposizione dei vostri amici, ma per vostra deliberata volontà e per l'impulso del vostro cuore. L'onore che acquistato vi siete con la vostra condotta in quest'affare, vuolsi, onde non scemi, sostenere con perseveranza e fermezza d'animo; poichè saper dovete che la passata vostra inimicizia non avea lasciata senza macchia la vostra fama e quella del Niccoli; ma colla presente riconciliazione provvisto avete alla vostra dignità, e vi siete cattivata la stima di ogni uomo virtuoso e da bene36."
     
      Poco dopo il suo ritorno da Roma, fu Leonardo con allegrezza grande di tutti i cittadini eletto di nuovo cancelliere della repubblica, ufficio ch'egli accettò non senza grande ripugnanza37, e che tenne poi fino al termine della sua vita. L'elezione seguì ai 2 di decembre del 1427, come si ritrae da una lettera di Giuliano ed Averardo de' Medici38. Nei diciassette anni che con molta sua lode e con soddisfazione dell'universale occupò quella carica, diè costante prova del suo affetto alla patria, della probità e integrità sua39. Tempi furono quelli pieni di grandi fatti e di terribili casi, imperocchè per far argine all'ambizione del Visconti, fu la repubblica costretta a stare quasi sempre in sulle armi, e solo dopo un lungo e incerto guerreggiare, furono i suoi sforzi eroici coronati da una gloriosa vittoria. In quegli anni fu Leonardo più volte creato dei Dieci, magistrato che avea particolar cura delle cose della guerra; poi una volta sedette dei Priori, e sempre con devozione ed amore adoperossi per la salute e la gloria della repubblica.


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Istoria fiorentina
di Leonardo Bruni
Le Monnier Firenze
1861 pagine 852

   





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