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      A liberare Leonardo dall'accusa di avarizia che gli vien data da parecchi scrittori, alcuni si provarono, ma i loro argomenti non valgono a distruggere le testimonianze di que' molti che asserivano quello che essi stessi avevano veduto ed osservato. Noi, che non abbiamo alcun interesse ad affermare o negare il fatto, e non aspiriamo che a venire in chiaro della verità, diremo che , se non di avarizia, di qualche cosa che molto le si avvicina, benchè confusamente, fu accusato Leonardo anche da Poggio Bracciolini; la cui testimonianza è di tanto maggior peso, se si pon mente che per la grande famigliarità e dimestichezza che egli ebbe seco lui per lo spazio di quarantaquattro anni, e per l'affetto tenerissimo che gli portò fino all'estremo, era piuttosto inclinato ad adombrare, di quello che a porre in evidenza i difetti dell'amico53.
     
      Dirò adesso degli studi e delle opere. L'epoca della nascita di Leonardo Aretino coincide esattamente con quella che segna il principio della decadenza della cultura in generale, e in particolare della lingua e delle lettere italiane; imperciocchè ella cominciò, non già come dagli storici della letteratura e da altri scrittori affermasi, col secolo decimoquinto, ma precisamente alla morte del Boccaccio, cioè intorno al 1375, in che si chiude un periodo incontrastabilmente il più splendido che sia stato mai, un periodo in cui i grandi nomi come le grandi opere sovrabbondano. Chiunque da questo volge la mente all'età che venne appresso, e vede ogni cosa ad un tratto cadere e precipitare, e ad una fecondità prodigiosa succedere una sterilità incredibile, non può non ricevere una dolorosa impressione.


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Istoria fiorentina
di Leonardo Bruni
Le Monnier Firenze
1861 pagine 852

   





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