Pagina (51/852)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
     
      Della resurrezione delle lettere classiche e dell'influenza ch'essa esercitò sulla cultura in generale, e in particolare sulle lettere italiane, molti con diversità di opinioni e di giudizi ragionarono, nè sarà inopportuno il riferire le discordi sentenze. Affermano i lodatori, andare l'Europa civile debitrice all'instancabile operosità degli eruditi del quattrocento, se i classici greci e latini tornarono in luce ed onore, se gli avanzi più nobili e preziosi dell'umano ingegno universalmente si diffusero, se a coloro che vennero di poi fu dato di studiare e di meditare quegli esemplari insuperabili, e venire in quelli educando l'animo e l'ingegno. Doversi all'impulso straordinario ch'essi diedero allo studio delle lingue e delle lettere classiche i grandi ritrovamenti e le maravigliose scoperte, tra le quali primeggia la stampa, che tanto conferì alla diffusione del sapere e quindi ai progressi della cultura. Appartenere ad essi gran parte di lode se di poi le lettere italiche innestandosi sull'antichità classica, ch'eglino eran venuti con tanto amore dissotterrando, entrarono in una via magnifica e splendida, e diedero quelle opere stupende, onde va lodato e famoso il cinquecento. E soggiungono, che forse senza l'opera di que' sapienti ed operosi il germe fecondo del classicismo non sariasi infuso nelle nostre lettere, e quindi non si sarebbero vedute le grandi e belle cose che formano la nostra ammirazione e la nostra delizia. Oltre a ciò, essere da considerare che col ricondurci ai Greci e ai Romani e' non fecero che richiamarci verso i principii onde pigliammo le mosse, e cercarono un opportuno ristoro là donde avemmo nascimento e vita.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Istoria fiorentina
di Leonardo Bruni
Le Monnier Firenze
1861 pagine 852

   





Europa Greci Romani