Pagina (93/852)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      E non molto tempo di poi fu mosso la guerra a' Tarquinesi e a' Cerretani, che erano verso il lido del mare dove è oggi Corneto e Civitavecchia, e di poi a quelli di Bolsena: e finalmente, come uno incendio continuato, passò la guerra agl'intimi popoli di Toscana, cioè a quelli di Chiusi, a' Perugini e agli Aretini, che erano in quel tempo delle potentissime genti che vi fossero. In questi luoghi si fermò alquanto la guerra, perchè queste città s'unirono insieme alla difesa, dolendosi che avevano lasciato venire i Romani tanto innanzi, e non avevano dato ajuto a' Vejenti, Falisci e Capenati loro propinqui a tempo che gli potevano salvare. E senza dubbio egli è opinione di molti, che se questi popoli di Toscana in quel principio si fossero uniti insieme a sostenere la guerra romana, più lungamente e più generosamente avrebbero fatto la difesa. Ma la vicinità de' Galli, continui loro inimici, o la discordia propria delle loro città, o veramente qualche occulto segreto favorevole a' Romani, o tutte queste cose insieme, furono cagione, che non s'unirono a una comune impresa, e che i Romani, acquistando ora una terra e ora un'altra, si vennero a fare potenti, quando le altre si stavano a vedere. E certamente i Romani non erano atti a vincere la città de' Vejenti con uno assedio tanto lento, se gli altri popoli toscani avessero fatta una cospirazione per la loro difesa: perocchè si vide prova, che solamente due popoli, cioè i Capenati e i Falisci, dando ajuto a' Vejenti, turbarono buona parte della ossidione de' Romani.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Istoria fiorentina
di Leonardo Bruni
Le Monnier Firenze
1861 pagine 852

   





Tarquinesi Cerretani Corneto Civitavecchia Bolsena Toscana Chiusi Perugini Aretini Romani Vejenti Falisci Capenati Toscana Galli Romani Romani Romani Vejenti Capenati Falisci Vejenti Romani