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      Ma in ultimo per molte ingiurie che erano fatte da questa nazione a' pontefici e alla chiesa romana, Carlo re di Francia, il quale di poi per la gloria delle grandi cose fu chiamato Magno, ad istanza di papa Adriano passò le Alpi: e dopo alcune vittorie avute contro al re Desiderio, e fattolo rifuggire dentro alla città di Pavia, e finalmente preso lui, la moglie e i figliuoli, liberò Italia dal gravissimo dominio de' Longobardi. Per li quali meriti prima da papa Adriano gli fu donato molti singolarissimi privilegi; di poi dal successore papa Lione fu chiamato Augusto, e datogli il nome e la dignità dello imperio: donde pare, che sia proceduta la divisione dello imperio romano che ancora a' nostri tempi dura. Perocchè altri in Grecia, altri in Gallia e nella Magna hanno usato questo titolo e nome dello imperadore romano: della qual cosa si conviene alla presente materia darne con brevi parole alquanto di notizia.
     
      Il romano imperio pare che derivasse nel principio, e così di poi avesse effetto dal popolo romano: perocchè i re che signoreggiarono a Roma, non dilatarono tanto il loro dominio che si convenisse chiamarlo imperio. Ma sotto il governo de' consoli e dittatori e tribuni della milizia, che furono magistrati a tempo della libertà, nacque il nome e l'effetto dello imperio. Perocchè avendo i Romani vinta tutta l'Affrica e gran parte dell'Asia insino di là dall'Armenia e il monte Caucaso; e in Europa avendo domato la Spagna, la Francia, Grecia, Macedonia, Tracia e altre province, terminarono i confini del suo imperio col Reno e col Danubio.


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Istoria fiorentina
di Leonardo Bruni
Le Monnier Firenze
1861 pagine 852

   





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