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      Quelli che quivi erano imperadori, spesse volte tirato il compagno alla sua intenzione, commettevano il governo d'Italia come a loro pareva: e a questo modo venne in consuetudine, che quello di là si chiamava orientale, e questo di qua si chiamava occidentale imperio. Ma di poi per la oppressione delle nazioni sopradette, l'imperio occidentale mancò: e non fu alcuno di quelli principi o tiranni che pigliasse questo titolo dal tempo d'Augustolo, il quale fu vinto da Odoacro, insino a Carlo Magno, il quale fu da Leone papa, come dicemmo di sopra, appellato imperadore.
     
      E furono più di trecento anni da Augustolo a Carlo Magno, che lo imperio mancò in occidente, come si può vedere per computazione di tempi. Perocchè Odoacro, vinto ch'egli ebbe Augustolo, tenne Italia tredici anni; i Goti, che con Teodorico re abbatterono Odoacro, durarono nel dominio circa a sessanta anni; seguitò Narsete eunuco, il quale tenne l'amministrazione d'Italia alcuni anni; succedettero di poi i Longobardi, che durò il loro dominio dugentoquattro anni. Vinti e scacciati che furono i Longobardi, insino che Carlo ottenne il nome e la dignità dello imperio già dimenticata in Italia, passarono circa a venticinque anni. Innanzi a Carlo Magno, benchè alle volte due imperadori si trovavano a governare in compagnia, nientedimeno erano collegati in modo, che l'uno dipendeva dall'altro. Ma poi che Carlo fu fatto imperadore, parve che si dividesse quel vincolo e consorzio dell'imperio, e che si dividessero ancora gli animi e le insegne imperiali.


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Istoria fiorentina
di Leonardo Bruni
Le Monnier Firenze
1861 pagine 852

   





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