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      Questo apparato tanto egregio faceva la parte ghibellina desiderare di fare presto esperienza della battaglia, perchè dubitavano, che andando la guerra per la lunga, le genti del re, le quali avevano commissione di stare solamente tre mesi in Toscana, senza fare alcun profitto non si partissero. E pertanto, acciocchè la cosa più presto si studiasse, ordinarono a questo proposito quanto appresso si dirà. La terra di Montalcino è posta di là dalla città di Siena, assai lontana dal territorio de' Fiorentini. Questo luogo i Sanesi, perchè era amico e confederato del popolo di Firenze, deliberarono assediare: e pubblicamente fecero significare a ognuno che si mettesse in punto, per andarvi a campo. E tale partito prendevano, acciocchè i Fiorentini avessero cagione di scostarsi da casa, e fossero costretti di sovvenire al pericolo de' colligati, Ma i Fiorentini, che da principio avevano veduto il grande apparato de' nemici, similmente richiedendo amici e collegati, s'erano messi a punto. Era fra loro varj pareri di quello fosse da fare. Alcuni consigliavano che avendo posto e tenuto il campo presso alle mura di Siena, per quello anno si fosse fatto assai, e che si dovesse stare contenti senza entrare in altra impresa, ricordando quanto egli era pericoloso a discostarsi con le genti da casa e andare dietro a' disegni de' nemici. Questa sentenza quanto era più sicura, tanto pareva meno onorevole: e nientedimeno agli uomini esperti nel mestiere dell'arme piaceva più che le altre. In contrario gli anziani erano inclinati al mandare fuori: e a questo tale consiglio gli conduceva parte l'appetito della gloria, parte una secreta fallacia e speranza loro data.


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Istoria fiorentina
di Leonardo Bruni
Le Monnier Firenze
1861 pagine 852

   





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