Pagina (165/852)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      I Tedeschi ferocemente assaltarono la prima guardia: e fu tanto l'impeto loro, che in alcuni luoghi i nostri cominciarono a fuggire; e avrebbero fatto maggiore perturbazione, se alcune squadre de' Fiorentini non si fossero fatte incontro a sostenere arditamente il loro furioso assalto. Dettero ancora ajuto a sostenere quella punta una parte della fanteria, che, mescolata insieme co' cavalli, facevano strenuamente l'officio loro. Stette, questa battaglia sospesa tanto, che le squadre de' Sanesi e degli usciti e di tutte le fanterie sopravvennero a dare ajuto a' Tedeschi e rinnovare la forza della zuffa in tal modo, che in più luoghi in uno medesimo tempo si combatteva. La speranza de' Sanesi era maggiore, perchè l'esercito de' Fiorentini non s'era messo in ordine, nè i capitani nè i condottieri avevano potuto confortare le loro genti, nè fare l'ufficio loro: ognuno a sè medesimo senza altro consiglio era capitano e confortatore. E nientedimeno la resistenza si faceva grande dalla parte de' Fiorentini; e non meno ferite si dava a' nemici che da loro si ricevesse. E durò questa cosa insino a tanto che molti della parte ghibellina, i quali i Fiorentini avevano menato seco in campo (come di sopra facemmo menzione), ovvero corrotti innanzi oppure allora, parendo loro tempo di fare grande nocimento, con uno malo esempio si partirono dalle proprie squadre, e andarono dal canto de' nemici. E tanto potè in loro la rabbia e la contesa delle parti, che piuttosto vollero lo onore e la degnità della patria dare a' nemici, che patire che i cittadini, i quali avevano a odio, avessero a essere loro superiori.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Istoria fiorentina
di Leonardo Bruni
Le Monnier Firenze
1861 pagine 852

   





Tedeschi Fiorentini Sanesi Tedeschi Sanesi Fiorentini Fiorentini Fiorentini