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      E similmente la maestà del re, avendo fatto pruova della virtù loro, e desiderando di spegnere in Toscana la parte ghibellina, dava a costoro ogni favore a lui possibile. E a questo fine hanno opinione alcuni, che per quegli tempi fosse ordinato, che la parte de' cittadini guelfi avesse l'ufficio e magistrato pubblico, acciocchè continuamente vegghiassero chi avesse cura di tutte le cose appartenenti a' commodi e conservazione di quella parte. Io molto innanzi a questo tempo nelle pubbliche scritture e in più luoghi trovo essere stati nella città i cittadini della parte guelfa. E certamente fu osservato alquanto tempo, che i capitani di parte guelfa s'eleggessero forestieri, uomini nobili che nelle loro città tenessero la medesima parte. E infra gli altri mi ricorda avere letto Luca Savello, Bertoldo degli Orsini, Tommaso da San Severino, ognuno di costoro il suo anno essere stato capitano di parte guelfa: e insieme con questi tali si dava cittadini guelfi, che di compagnia con loro si trovassero in consiglio. Ma di poi tornò questo governo a' cittadini medesimi della terra; e più capitani insieme si cominciarono a creare, benchè innanzi uno solo per uno anno fosse capitano. Questo tale magistrato aveva grandissima autorità nella terra di potere correggere i cittadini e di chiarire chi fosse da ammonire e privare degli onori e officj pubblici della città. Ma queste cose più a pieno narreremo a' tempi loro: al presente ci basta avere detto insino a qui.
     
      In questo medesimo anno si rinnovò la guerra contro a' Sanesi, avendo i Fiorentini uno continuo stimolo di vendicarsi della rotta dell'Arbia.


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Istoria fiorentina
di Leonardo Bruni
Le Monnier Firenze
1861 pagine 852

   





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