Pagina (227/852)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Dimorando nella città, che molto gli piaceva per l'amenità sua, fece proposito di vedere, se poteva in alcuno modo comporre le discordie civili e mitigare gli animi de' partigiani, e riducere dentro gli usciti di Firenze, con buona pace e concordia de' governatori della città. Questo suo desiderio naturale gli avevano ancora accresciuto gli usciti di Firenze, i quali s'erano gittati nelle sue braccia, e con molte supplicazioni domandato l'aiuto della clemenza sua. Volendo adunque mettere ad esecuzione questo proposito, innanzi a ogni altra cosa dispose il re Carlo alla volontà sua: e poi che egli intese, che in questa impresa non gli sarebbe contrario, chiamò a sè i magistrati della repubblica fiorentina e grande numero de' principali della città, e parlò nella forma che appresso diremo: "Quando quello supremo maestro mandò i suoi discepoli a curare le infermità degli uomini, comandò loro, che in qualunque casa eglino entrassero, annunziassero la pace a quella casa. E noi ancora, benchè indegnamente chiamati alla successione di tale ufficio, allora ci parrà avere adempiuti i suoi comandamenti, se, entrando in questa vostra città, vi annunziamo la pace. Perocchè, a proposito di simile obbedienza, che cosa si può fare maggiore di questa o di maggior frutto e utilità degli uomini? Egli è cosa manifesta, che nè casa, nè città alcuna può essere salva, se la pace si scaccia e la discordia si mantiene. E pertanto dalla medesima verità sono dette quelle parole: Ogni regno in sè diviso sarà distrutto, e la casa sopra alla casa cadrà. Io già molto innanzi udendo le sedizioni e discordie di questo vostro popolo, meco medesimo ne avevo uno orrore: e ora, poi che sono venuto in questa vostra terra, ed ho più dappresso palpata questa infermità, molto maggiormente spavento e increscemi, che essendo voi stati pel passato uomini prudenti, siate al presente in tanta stoltizia trascorsi.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Istoria fiorentina
di Leonardo Bruni
Le Monnier Firenze
1861 pagine 852

   





Firenze Firenze Carlo