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      E seguì poi circa questo tempo la morte di papa Innocenzo, che era stato creato ad Arezzo, quasi nel sesto mese del suo pontificato. I cardinali entrati in conclave in Santo Giovanni Laterano crearono papa Adriano, di patria genovese, il quale fra pochi dì morì a Viterbo. E fu creato Giovanni XXI di nazione ispagnolo: e questo ancora fra sei mesi dal dì della sua coronazione morì a Viterbo, perchè gli cadde una vôlta addosso. E così in termine di due anni vennero a mancare quattro sommi pontefici. Finalmente fu creato Niccola III, uomo prestantissimo di casa Orsina. Questo tale, benchè e' fosse di famiglia molto guelfa, nientedimeno si diceva avere col re Carlo privata inimicizia, perocchè essendo morto a Roma papa Innocenzo, e rinchiusi i cardinali per creare nuovo pontefice, il re Carlo essendo presidente al conclave, molto parzialmente aveva favorito i cardinali franzesi: e per questa cagione s'aveva provocato l'odio de' cardinali e prelati italiani. Essendo adunque indegnato il papa, e parendogli la potenza del re Carlo essere troppo cresciuta al bisogno della chiesa, ordinò molte cose nel tempo del suo pontificato in diminuzione della grandezza regale. Prima e' gli tolse il titolo del vicariato di Toscana, il quale gli era stato concesso dalla chiesa; appresso lo privò della dignità senatoria, la quale insino a quel dì aveva continuata; e per costituzione ordinò, che nè re alcuno, nè altri nato di sangue regale, gli fosse lecito avere a Roma alcuna dignità: donde si venne a notare la persona del re Carlo e d'Arrigo spagnolo, i quali di prossimo erano stati senatori.


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Istoria fiorentina
di Leonardo Bruni
Le Monnier Firenze
1861 pagine 852

   





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