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      Fu data ancora autorità a' priori di notare degli altri a loro piacimento. In questa maniera, abbassata la potenza della nobilità, il governo della repubblica ritornò al popolo, e Giano della Bella, autore della legge, fu per elezione del popolo assunto al priorato: e lui di poi insieme co' sua compagni crearono il gonfaloniere della giustizia. Il primo gonfaloniere di giustizia dopo questa legge fatta fu Baldo Ruffoli, uomo sollecito come richiedevano le condizioni di quegli tempi, e atto a raffrenare i potenti e stabilire l'autorità del popolo. Questo tale, essendogli significata l'uccisione d'uno impotente fatta da uno di quelle famiglie compreso dalla legge, subitamente uscì fuori col gonfalone, e colla moltitudine armata andò alle case de' Galli, chè di quella famiglia era l'omicida, e scacciò i sua consorti, e disfece le case loro, e guastò le possessioni. Donde seguì tanto spavento alla nobilità, che non meno temevano i popolani che innanzi i popolani avessero temuto loro.
     
      Ordinate in questo modo nella terra le cose pubbliche, si volsero a comporre quelle di fuori, e cominciarono a trattare la pace co' Pisani: i quali benchè per la lunga guerra fossero tanto afflitti e mancati delle forze, che difficilmente potessero resistere, nientedimeno, perchè la nobilità non ordinasse qualche cosa mediante la occasione della milizia, nel qual tempo si facevano reputare; e acciocchè il popolo non s'avesse a partire dal governo della repubblica, giudicarono essere meglio la pace che la guerra, massimamente essendo ancora la legge fresca e non avendo bene stabilito il loro reggimento.


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Istoria fiorentina
di Leonardo Bruni
Le Monnier Firenze
1861 pagine 852

   





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