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      Il sommo pontefice, intese queste cose, fece venire a sè messer Vieri de' Cerchi; e gravollo, che, diposte le contese, si volesse riconciliare con messer Corso capo della famiglia de' Donati, perchè non dubitava, che quando loro fossero pacificati insieme, tutti gli altri gli seguirebbero: e aggiugnendo a queste parole molte buone promesse, non potè però svolgere messer Vieri, il quale continuamente rispondeva, che non aveva inimicizia con alcuno. E in questo modo restò per messer Vieri, che le cose non si acconciassero nella città per mezzanità del papa: e fugli imputato da molti a grande errore. E certamente offese molto la mente del sommo pontefice, e massimamente perchè messer Corso Donati suo avversario, richiesto dalla santità sua poco innanzi, s'era tutto rimesso in lui. Crescendo adunque ogni dì questa contesa, accadde che per calendi di maggio alcuni giovani dell'una famiglia e dell'altra, cavalcando per la città secondo la consuetudine, e avendo in compagnia amici e cittadini simili a loro circa a cavalli trecento, vennero alla piazza di Santa Trinità, per vedere uno ballo di donne che in quello dì vi si faceva. E da prima, fermatosi l'una parte e l'altra, si cominciarono a mescolare co' cavalli e a strignere l'uno l'altro, e ultimamente vennero alle mani; e tratte fuori l'arme, ne furono feriti dell'una parte e dell'altra, e a uno de' Cerchi chiamato Ricoverino fu tagliato il naso. Subitamente il concorso degli uomini fu grande a favorire ognuno la parte sua, non sanza tremore e spavento della città: e in ultimo con fatica si spartì la zuffa.


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Istoria fiorentina
di Leonardo Bruni
Le Monnier Firenze
1861 pagine 852

   





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