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      Mandarono adunque i Fiorentini per questa cagione delle loro genti, e simile ne mandarono i loro collegati, e in molti luoghi furono utilissimi al re. Questa contenzione crebbe in modo, che non solamente il paese di Genova, ma ancora tutta la Lombardia si venne a dividere; e la Toscana, seguendo il medesimo movimento, rinnovò grandissime guerre.
     
      Mescolossi ancora in queste cose papa Giovanni: il quale, dando favore al re e a' suoi, rinnovò la controversia antica contro a' partigiani dello imperio. Essendo adunque questa guerra a Genova e per Lombardia come uno incendio dilatata e avendo i Fiorentini mandatovi grande aiuto, la parte avversa, per impedire quelle genti, con molti premii indussero Castruccio (il quale dopo la cacciata d'Uguccione da Faggiuola era fatto signore di Lucca) a rompere l'accordo, e muovere guerra in Toscana contro a' Fiorentini. Castruccio, circa due anni dopo alla pace fatta, non avendo ricevuto prima alcuna ingiuria, entrò ostilmente nel contado di Firenze, e predando colle genti, trascorse insino a Empoli, e d'improvviso prese alcuni luoghi assai forti. Per questa novità, i Fiorentini rivocarono con prestezza mille cavalli ch'egli avevano mandati in Lombardia. Crebbe ancora il sospetto in Toscana, perchè il vescovo Guido, sollevato dalla parte, aveva preso la signoria d'Arezzo. Questo vescovo era uomo egregio, e di famiglia ghibellina e molto contraria al popolo fiorentino: il perchè si credeva, che la sua esaltazione fosse proceduta da quegli medesimi che avevano mosso la guerra di Castruccio.


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Istoria fiorentina
di Leonardo Bruni
Le Monnier Firenze
1861 pagine 852

   





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