Pagina (531/852)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      La nobilità, sollevata per questa ingiuria, prese l'arme: e nientedimeno non si ragunò insieme, nè ebbe ardire quel giorno di combattere contro al popolo; ma qualunque famiglia guardava le proprie case, e del contado veniva gente assai in loro aiuto, e grande copia de' loro clienti e seguaci.
     
      Trovandosi adunque tutta la città in arme, e vedendo il popolo che s'aveva a venire alle mani, deliberarono, innanzi che gli aiuti del contado venissero, d'anticipare alla nobilità. E pertanto il dì seguente cominciò la zuffa con una famiglia di qua dall'Arno. La nobilità abitava in diversi luoghi della terra; e per questa cagione era più facile vincere ognuna di per sè: e con tutto che ogni famiglia avesse le case e le torri, e fortemente repugnassero allo émpito del popolo, nientedimeno, abbondando una moltitudine quasi infinita e combattendo da ogni parte, all'ultimo rimasero vinti. Non si faceva però uccisione de' nobili, ma come e' si mettevano nella discrezione del popolo, erano conservati.
     
      Vinte adunque e ridotte in suo arbitrio le famiglie di qua d'Arno, il popolo deliberò di passare il fiume. Quivi la contesa fu molto maggiore, perchè potentissime famiglie della nobilità abitavano di là d'Arno, e avendo case e torri sulle teste de' ponti, s'erano afforzati in modo, che la moltitudine non vi poteva passare. Questa difficultà ritardò alquanto l'émpito del popolo. Finalmente, facendo forza all'ultimo ponte, dove la nobilità era più debole, e levandosi la moltitudine di là d'Arno, e combattendo dall'una parte e dall'altra, furono cacciati coloro che erano alla guardia del ponte, e lasciarono il passo libero al popolo: il quale, passato il fiume e ridotte in suo arbitrio le famiglie vicine, seguì di poi successivamente a tutti i capi degli altri ponti, combattendo similmente al ponte a Santa Trinità e al ponte Vecchio.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Istoria fiorentina
di Leonardo Bruni
Le Monnier Firenze
1861 pagine 852

   





Arno Arno Arno Arno Santa Trinità Vecchio