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      In questo luogo soprastando alquanti giorni, poi che più volte vennero insino alla città, e guastarono con incendj e con rapine edificj e luoghi circustanti, di poi se ne tornarono per la via diritta con incredibile preda e gran numero di prigioni alla città di Pisa. E poi che furono dimorati alquanti giorni, gustata la preda, di nuovo si mossero, e vennero nel contado di Firenze. Il loro cammino fu prima a Empoli; di poi, lasciando la città a mano sinistra, se n'andarono fra Val di Pesa e Val d'Elsa, e passati i colli di Val d'Arno, in quattro giornate si condussero a Fighine. In questi luoghi, perchè sono molto lontani da Pisa, stando gli uomini senza sospetto, trovarono grande preda. Di poi dettero la battaglia al castello di Fighine, e con poca fatica lo presero. In quello castello alloggiarono alquanti giorni, e discorrevano il paese; e avendo prese alcune castella per forza, alcune trovate abbandonate, tutto il paese era spaventato. Le genti de' Fiorentini mandate contro costoro si fermarono all'Ancisa, e avevano posto e afforzato il campo loro presso al castello in modo, che dal colle di sopra si stendevano insino a Arno. In questi luoghi trovandosi lo esercito dell'una parte e dell'altra, ogni dì scaramucciavano. I nimici, inteso da' prigioni il sito del nostro campo, sopravenendo d'improvviso, li assaltarono. A' quali, benchè da' nostri valorosamente si facesse resistenza, nientedimeno per la lunghezza del campo v'era pochi che facessero difesa. In ultimo si perderono gli alloggiamenti, e la vicinità del castello fu cagione che non si ricevesse grandissimo danno.


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Istoria fiorentina
di Leonardo Bruni
Le Monnier Firenze
1861 pagine 852

   





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