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      E subitamente ebbe gran soccorso, non solamente di quello di Pistoja, ma ancora di quello di Bologna e di Modena. Sono i luoghi vicini, e le parzialità erano cagione di congregare la moltitudine degli amici e de' seguaci. Drento a Pistoja per la divisione de' cittadini e gli appetiti diversi era pericolo che non si facessi qualche grande inconveniente. Il perchè vi si mandarono le genti a piè e a cavallo, le quali stavano alla guardia della città: e intorno alla Sambuca si feciono alcune bastíe, e fornironsi di fanti, acciocchè quegli di drento assediati non potessino a loro piacimento scorrere fuori. Ma era tanta la providenza di messer Ricciardo e l'ardire dei suoi, che spesse volte ruppe gli avversarj che l'assediavano, e abbattelli in forma, che scorreva e infestava dì e notte tutti i luoghi circostanti del paese. E di questa cosa n'acquistò messer Ricciardo grandissimo nome.
     
      Ma tornando a Roberto nuovo imperadore, la sua venuta in Italia, come alle volte accade, fu più tardi che da principio non si credeva; perocchè e' venne a Trento nella fine dello autunno: e come fu giunto, entrò coll'esercito nel contado di Brescia (la quale città teneva il duca Giovan Galeazzo): e questo fece, per potere più prestamente domandare il danajo, il quale s'era convenuto co' Fiorentini d'avere, come entrassi in su' terreni del duca di Milano. La città di Brescia e quella di Trento sono vicine e hanno mescolati i loro confini, massimamente intorno al lago di Garda. Trovandosi in questi luoghi il nuovo imperadore, i capitani del duca Giovan Galeazzo si ragunarono con grande esercito contra di lui.


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Istoria fiorentina
di Leonardo Bruni
Le Monnier Firenze
1861 pagine 852

   





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