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      Dove, benché vegnan contenuti questi, certo non vi si trovano altrimente che come lordura, feccia, lettame e carogna; di tal sorte, che non potrebono con altro modo esser chiamati parte di regno e di cittade, che la sentina parte de la nave. E però per simili tanto manca che noi doviamo risentirci, che, risentendoci, doveneremmo vituperosi. Da questi non escludo gran parte di dottori e preti, de’ quali quantunque alcuni per mezzo del dottorato doventano signori, tuttavolta per il piú quella autorità villanesca, che prima non ardivano mostrare, appresso per la baldanza e presunzione, che se gli aggiunge dalla riputazion di letterato e prete, vegnono audace e magnanimamente a porla in campo; laonde non è maraviglia se vedete molti e molti, che con quel dottorato e presbiterato sanno piú di armento, mandra e stalla, che quei che sono attualmente strigliacavallo, capraio e bifolco. Per questo non arrei voluto che sí aspramente vi fuste portato verso la nostra Universitade ancora, quasi non perdonando al generale, né avendo rispetto a quel che è stata, sarà o potrà essere per l’avvenire, e in parte è al presente.
      Filoteo. Non vi affannate, perché, benché quella ne sia presentata per filo in questa occasione, tutta volta non fa tale errore che simile non facciano tutte l’altre che si stimano maggiori, e per il piú sotto titolo di dottori cacciano annulati cavalli e asini diademati. Non gli toglio però quanto da principio sia stata bene instituita, gli begli ordini di studii, la gravità di ceremonie, la disposizione degli esercizii, decoro degli abiti e altre molte circostanze che fanno alla necessità e ornamento di una academia; onde, senza dubio alcuno, non è chi non debba confessarla prima in tutta l’Europa e per conseguenza in tutto il mondo.


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De la causa principio et uno
di Giordano Bruno
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