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      Perché poniamo caso, che sieno doi infiniti corpi A e B, gli quali sono continuati o congionti insieme nella linea o superficie FG. Certo, non verranno ad oprar l'uno contra l'altro secondo tutta la virtú; perché non sono propinqui l'uno a l'altro secondo tutte le parti, essendo che la continuazione non possa essere se non in qualche termine finito. E dico di vantaggio che, benché supponiamo quella superficie o linea essere infinita, non seguitarà per questo che gli corpi, continuati in quella, caggionino azione e passione infinita; perché non sono intense, ma estense, come le parti sono estense. Onde aviene che in nessuna parte l'infinito opra secondo tutta la sua virtú, ma estensivamente secondo parte e parte, discreta e separatamente.
     
      A
      10
      1
      }
      F
      {
      AM
      B
     
      20
      2
     
     
     
      BN
     
     
      30
      3
     
     
     
      CO
     
     
      40
      4
     
      G
     
      DP
     
     
      Come per essempio, le parti di doi corpi contrarii, che possono alterarsi, sono le vicine, come A ed 1, B e 2, C e 3, D e 4; e cossí discorrendo in infinito. Dove mai potrai verificare azione intensivamente infinita, perché di que' doi corpi le parti non si possono alterare oltre certa e determinata distanza; e però M e 10, N e 20, O e 30, P e 40 non hanno attitudine ad alterarsi. Ecco dunque come, posti doi corpi infiniti, non seguitarebe azione infinita. Dico ancora di vantaggio che, quantunque si suppona e conceda che questi doi corpi infiniti potessero aver azione l'un contra l'altro intensivamente, e secondo tutta la loro virtú riferirse l'uno a l'altro, per questo non seguitarebe affetto d'azione né passione alcuna; perché non meno l'uno è valente ripugnando e risistendo, che l'altro possa essere impugnando ed insistendo, e però non seguitarrebe alterazione alcuna.


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De l'infinito universo e mondi
di Giordano Bruno
pagine 166