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      Burchio. Noi diciamo che nel mezzo si deve sempre intendere la terra, come han conchiuso tanti dottissimi personaggi.
      Fracastorio. E confirmano gli pazzi.
      Burchio. Che dite de pazzi?.
      Fracastorio. Dico questo dire non esser confirmato da senso né da raggione.
      Burchio. Non veggiamo gli mari aver flusso e reflusso e gli fiumi far il suo corso sopra la faccia de la terra?
      Fracastorio. Non veggiamo gli fonti, che son principio de' fiumi, che fan gli stagni e mari, sortir da le viscere de la terra, e non uscir fuor de le viscere de la terra, se pur avete compreso quel che poco fa ho piú volte detto?
      Burchio. Veggiamo l'acqui prima descender da l'aria che per l'acqui vegnano formati i fonti.
      Fracastorio. Sappiamo che l'acqua - se pur descende da altro aria che quello ch'è parte ed appartenente a' membri de la terra - prima originale-, principale-, e totalmente è nella terra; che appresso derivativa-, secondaria- e particolarmente sia ne l'aria.
      Burchio. So che stai sopra questo, che la vera extima superficie del convesso della terra non si prende dalla faccia del mare, ma dell'aria uguale a gli altissimi monti.
      Fracastorio. Cossí ave affirmato e confirmato ancora il vostro principe Aristotele.
      Burchio. Questo nostro prencipe è senza comparazione piú celebrato e degno e seguitato che il vostro, il quale ancora non è conosciuto né visto. Però piaccia quantosivoglia a voi il vostro, a me non dispiace il mio.
      Fracastorio. Benché vi lasce morir di fame e freddo, vi pasca di vento e mande discalzo ed ignudo.


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De l'infinito universo e mondi
di Giordano Bruno
pagine 166

   





Aristotele