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      Filoteo. Cossí dispreggiarete per raggione oltre prendere quel senso comune, con cui volgarmente si dice un sommo orizonte, altissimo e nobilissimo, confine alle sustanze divine inmobili e motrici di questi finti orbi; ma confessarete almeno essere equalmente credibile, che cossí come questa terra è un animale mobile e convertibile da principio intrinseco, sieno quelli altri tutti medesimamente, e non mobili secondo il moto e delazione d'un corpo, che non ha tenacità né resistenza alcuna, piú raro e piú sottile che esser possa questo aria in cui spiriamo. Considerarete questo dire consistere in pura fantasia e non potersi demostrare al senso; ed il nostro essere secondo ogni regolato senso e ben fondata raggione. Affirmarete non essere piú verisimile che le sfere imaginate di concava e convessa superficie sieno mosse e seco amenino le stelle, che vero e conforme al nostro intelletto e convenienza naturale che, senza temere di cascare infinito al basso o montare ad alto (atteso che nell'immenso spacio non è differenza di alto, basso, destro, sinistro, avanti ed addietro), gli uni circa e verso gli altri facciano gli lor circoli, per la raggione della lor vita e consistenza nel modo che udirete nel suo loco. Vedrete come estra questa imaginata circonferenza di cielo possa essere corpo semplice o composto, mobile di moto retto; perché, come di moto retto si muoveno le parti di questo globo, cossí possono muoversi le parti de gli altri e niente meno; perché non è fatto e composto d'altro questo che gli altri circa questo e circa gli altri; non appare meno questo aggirarsi circa gli altri che gli altri circa questo.


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De l'infinito universo e mondi
di Giordano Bruno
pagine 166