Pagina (156/166)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      So che tante cose e sí diverse conclusioni non si possono insieme e con una occasione provare; ma da quel, che mi scuoprite inconvenienti le cose che io stimava necessarie, in tutte l'altre, che con medesima e simil raggione stimo necessarie, dovegno suspetto. Però con silenzio ed attenzion mi apparecchio ad ascoltar i fondamenti, principii e discorsi vostri.
      Elpino. Vedrete che non è secol d'oro quello ch'ha apportato.Aristotele alla filosofia. Per ora, espediscansi gli dubii da voi proposti.
      Albertino. Io non sono molto curioso circa quelli altri, perché bramo d'intendere quella dottrina di principii da quali questi ed altri dubii iuxta la filosofia vostra si risolveno.
      Filoteo. Di quelli ne raggionaremo poi. Quanto al quinto argomento, dovete avvertire che, se noi imaginiamo gli molti ed infiniti mondi, secondo quella raggione di composizione che solete voi imaginare, quasi che - oltre un composto di quattro elementi, secondo l'ordine volgarmente riferito; ed otto, nove o diece altri cieli, fatti d'un'altra materia e di diversa natura, che le contegnano, e con rapido moto circulare se gli raggireno intorno; ed oltre cotal mondo cossí ordinato e sferico - ne intendiamo altri ed altri similmente sferici e parimente mobili; allora noi deremmo donar raggione e fengere in qual modo l'uno verrebe continuato o contiguo all'altro; allora andremmo fantasticando in quanti punti circonferenziali possa esser tocco dalla circonferenza di circonstanti mondi; allora vedreste che, quantunque fussero piú orizonti circa un mondo, non sarebono però d'un mondo, ma arrebe quella relazione quest'uno a questo mezzo, ch'ha ciascuno al suo; perché là hanno la influenza, dove e circa dove si raggirano e versano.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

De l'infinito universo e mondi
di Giordano Bruno
pagine 166

   





Aristotele