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      Per i fattori non v'ha metodo più ingegnoso per mantenere il personale dei lavoratori molto al disotto del livello normale, lasciando sempre a sua disposizione un supplemento di braccia per i bisogni straordinari per ottenere molto lavoro con la minor spesa possibile, e per rendere superflui i maschi adulti. Sotto pretesto che mancano i lavoratori e il lavoro, si reclama come necessario il sistema delle bande.
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      CAPITOLO X
     
      L'accumulazione primitiva
     
      Eccoci giunti alla fine del nostro dramma.
      Noi incontrammo un giorno il lavoratore sul mercato, venuto per vendere la sua forza di lavoro, e lo vedemmo contrattare da pari a pari con l'uomo del denaro. Egli non conosceva ancora quanto dura fosse la strada del Calvario che doveva ascendere, né aveva ancora appressato alle sue labbra l'amarissimo calice, che tutto doveva tracannare sino alla feccia. L'uomo del denaro, non ancora divenuto capitalista, non era allora che un modesto possessore di piccola ricchezza, timido e incerto per la riuscita della sua nuova intrapresa, nella quale impiegava la sua fortuna.
      Vedemmo poi come la scena si venne mutando.
      L'operaio, dopo aver generato, con il suo primo sopralavoro, il capitale, fu oppresso dall'eccessivo lavoro di una giornata straordinariamente prolungata. Con il plusvalore relativo gli fu ristretto il tempo del lavoro necessario pel suo mantenimento e prolungato quello del sopralavoro, destinato a nutrire sempre più riccamente il capitale. Nella cooperazione semplice vedemmo l'operaio a una disciplina di caserma, e, trascinato dalla corrente di tutta una concatenazione di forze di lavoro, estenuarsi sempre più, per dare maggiore alimento al sempre crescente capitale.


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Compendio del Capitale
di Carlo Cafiero
pagine 112

   





Calvario