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      Secondo il valore dell'indice medesimo negli adulti si pos-
      sono distinguere:
      uomini leptorini, con un indice nasale di 42 a 47,
      mesorini,
      48 a 52,
      platirini,
      53 a 58,
      Il defunto Paolo Broca ha attribuito a quest'indice una grande importanza, ma alcuni più
      recenti studii, fra i quali quelli del prof. Moschen, ci hanno insegnato che conviene giovarsene
      con grande cautela.
      8. INDICE CEFALORBITALE. - È il rapporto centesimale della capacità del cranio alla
      capacità delle due orbite, e si trova con questo calcolo semplicissimo:
      Capacità delle due orbite:
      capacità del cranio = 100 : X.
      È facile vedere che questo indice cresce col crescere della cavità del cranio e col diminuire della
      capacità delle orbite. Nell'orango giovane esso ha il valore di 9,7; nell'uomo adulto oscilla fra
      due estremi che sono 20 e 37, ma nei microcefali può discendere a 11,4. La media pel sesso
      maschile è di 27,36; pel sesso femminile di 28,46; la media generale nella specie umana, presa
      su cranii di ogni razza, è di 27,9.
      9. INDICE CEFALOSPINALE. - È il rapporto decimale dell'area del gran foro occipitale
      alla capacità del cranio, e si ottiene da questa proporzione:
      Area del grande foro occipitale:
      capacità del cranio = 10 : X.
      In questo modo si ha un indice, che va crescendo coll'aumentare della capacità del cranio e col
      diminuire dell'area del foro occipitale. L'indice cefalospinale alto è uno dei caratteri più salienti
      del cranio umano; infatti l'indice più alto finora trovato nelle scimie antropomorfe è di 8,35:


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Antropologia
di Giovanni Canestrini
Hoepli Milano
1888 pagine 204

   





Paolo Broca Moschen