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      Il rossore si
      manifesta in tutte le razze umane; ma in quelle a tinta molto oscura è difficile a vedersi, come
      nei Negri e negli Australesi. Il rossore fu positivamente osservato, oltre che nella razza nostra,
      nei Chinesi, nei Polinesii, negli Indiani dell'America settentrionale ed in altri popoli. Chi arros-
      sisce di vergogna, abbassa gli occhi, volge la faccia altrove o cerca di nasconderla colle mani.
      Fra i modi di esprimere i sentimenti non va dimenticato il ballo, che è diffuso in tutte le
      razze umane, talvolta caratteristico, e che presso i selvaggi non è, come da noi, un semplice pre-
      testo di avvicinamento dei due sessi, ma una cosa seria ed importante. Esso è, dice Robertson,
      un'occupazione che ha parte in qualunque atto della vita pubblica o privata. Se due tribù ameri-
      cane sono poste nella necessità di stringere relazioni l'una coll'altra, gli ambasciatori dell'una si
      avvicinano ed eseguiscono un ballo solenne e presentano il calumet o emblema di pace; i sa-
      chem dell'altra tribù lo ricevono colla stessa cerimonia. Se dichiarano la guerra ad un nemico, lo
      fanno con un ballo che esprime il risentimento che provano e la vendetta che meditano. Se si
      tratta di placare l'ira degli Dei, o di celebrare i loro benefizii, se bisogna rallegrarsi della nascita
      di un figliuolo, o piangere la morte di un amico, hanno balli appropriati ad ognuna di queste si-
      tuazioni e che esprimono i diversi sentimenti dei quali sono animati. Se un individuo è indispo-
      sto, gli si prescrive il ballo come il miglior mezzo per ricuperare la salute; se egli non può sop-


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Antropologia
di Giovanni Canestrini
Hoepli Milano
1888 pagine 204

   





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