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      pio, tra il cavallo e l'asino o tra il lupo e la volpe.
      Quando due razze umane vengono fra loro a contatto, noi vediamo prodursi delle forme
      intermedie, ossiano meticcie, che rendono poi tanto difficile la netta distinzione delle razze me-
      desime. Così l'incrocio fra un Bianco ed una Negra, o viceversa, produce un mulatto, il quale
      non ha nè tutti i caratteri del padre, nè tutti quelli della madre. Generalmente il padre è un Bian-
      co e la madre una Negra, perchè la donna bianca ha una certa avversione pei Negri.
      I Mulatti, alla loro volta, possono riprodursi fra di loro, essendo fecondi; ed in tale guisa il
      loro numero può diventare in una data regione considerevole. Più comunemente succede che le
      successive generazioni ritornano ad una delle due razze pure, e quasi sempre alla bianca o supe-
      riore, perchè le mulatte si crederebbero degradate se avessero un figlio con un Negro, e predili-
      gono per conseguenza gli uomini della razza caucasica o bianca. Negli Stati Uniti il censimento
      del 1854 comprendeva 405,751 mulatti.
      Oltre i mulatti, si hanno nell'America i cholos o mestizii, che sono figli di un Bianco con
      una Indiana; e gli zambos che discendono da individui della razza negra ed americana. I cafusos
      hanno la stessa discendenza come questi ultimi, ma somigliano più ai Negri che agli Americani.
      In generale si può dire che tutte le razze umane sono feconde nell'incrocio. Fu bensì affermato
      che la donna Australa sia infeconda nei suoi amplessi cogli Europei, e che la donna Malese spo-


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Antropologia
di Giovanni Canestrini
Hoepli Milano
1888 pagine 204

   





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