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      prossimità del mento. Il primo di questi caratteri si riscontra rarissimamente ne' cranii attuali, ed
      in ogni caso lo si vede appena accennato; all'incontro lo si osserva più di frequente in cranii an-
      tichi, come p. e. nelle mummie egiziane. Il secondo carattere è bensì, come dice il Quatrefages,
      una esagerazione di ciò che esiste normalmente, ma è sempre un fatto degno di attenzione.
      4.° Il margine inferiore interno del condilo è poco pronunciato. Ammetto volentieri
      con Quatrefages, che il predetto condilo offra molte variazioni di forma entro una medesima
      razza, come egli potè constatare nei Tahitiani e Neo-Caledoniani; ma fa d'uopo anche ammette-
      re, che l'insieme di tutti questi caratteri in una sola mascella non sia senza alcun significato.
      AVANZI UMANI DI MAESTRICHT. - In questa località si trovarono degli avanzi anti-
      chissimi, i quali appartennero ad uomini barbari e di organizzazione degradata. I cranii sono do-
      licocefali, ad arcate sopracigliari assai robuste, ad orbite obblique, e fronte bassa. La faccia è
      sviluppatissima e la mascella inferiore circoscrive uno spazio assai largo. Il mento è foggiato a
      punta triangolare ed i denti incisivi sono inserti obbliquamente.
      Tutte le volte che noi abbiamo davanti agli occhi un cranio di alta antichità, possiamo a-
      spettarci di rinvenirvi dei caratteri di inferiorità. E perfino nei cranii, la cui antichità non risale
      che a pochi secoli, troviamo con esatte misure ed osservazioni siffatti caratteri. Un celebre an-
      tropologo ha misurato in Francia la capacità craniana di 115 cranii del secolo XII, e la trovò in


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Antropologia
di Giovanni Canestrini
Hoepli Milano
1888 pagine 204

   





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