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      In questo si appiatta in agguato il ragno e ad ogni leggera scossa della rete, esce dal nascondiglio ed assale ed uccide col suo veleno l'insetto che vi si fosse avviluppato.
     
      Fig. 1. Epeira diadema, maschio e femmina.
      [vedi fig1.png]Ma la tela più perfetta è costrutta dall'Epeira che comprende una specie assai conosciuta col nome di porta-croce. La sua ragnatela somiglia ad una ruota composta di 20-50 fili circolari concentrici, con altrettanti raggi che dal centro comune vanno alla periferia. Questo tessuto è appeso verticalmente tra due oggetti e l'animale dimora nel centro, d'onde può agevolmente dominare il suo territorio di caccia. L'Epeira fu attentamente osservata e noi abbiamo perciò una precisa idea intorno al modo col quale costruisce la ragnatela. Essa si arrampica sopra un luogo elevato ed emette qui un ghiometto di seta che fissa nel punto in cui si trova. Quindi lascia uscire dalla sua filiera un filo che di continuo s'allunga e che dall'aria mossa è tenuto sospeso e quasi orizzontale. Appena questo filo tocchi un oggetto, vi resta appiccicato per la sua viscosità, del che accortosi l'animale si affretta a renderlo teso, e a costituirsi un ponte tra i due oggetti discosti. Ciò fatto, il ragno distende un filo possibilmente parallelo al primo e con tale scopo discende dal punto in cui si trova per un tratto di parecchi decimetri, ferma di nuovo il filo, sale poi al punto di prima, attraversa sul ponte già stabilito lo spazio, sempre allungando il filo che esce dall'addome, e giunto al lato opposto tende il secondo filo.


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L'istinto nel regno animale
di Giovanni Canestrini
Treves Milano
1868 pagine 29

   





Epeira Epeira