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      Deh piuttosto, se albergate alcuno spirito di pietà, movetevi in favore d'un paese, che solo da Voi, dopo Dio, spera salute. E noi siamo italiani di nome, di lingua, di costumazione, di generoso sentire: e sopra noi s'inazzurra il limpido cielo di quella bella Italia, ov'è si grande il nome ed il potere di V.M.. Perché da quella separarne? Perché tornarci al giogo che la Dio grazia scotemmo, anziché formare di noi fedeli vassalli, che benedicano in eterno alla vostra bontà? Prostrati in umilissimo aspetto, colle ginocchie a terra, con tutte le viscere del cuore e pel sangue del Figliuolo di Dio, noi vi esortiamo ne tradas bestiis animas confitentium Deo. Trovi la M. V come comporre la pubblica tranquillità: ma deh non ci tradiscano le mani, in cui a confidenza ci siamo noi posti. Mantenga questa porta d'ltalia senza macchia né ruga di eresia, e non che a' suoi ventidue regni, che il Cielo conservi, ma al mondo tutto faccia manifesto, che è propriamente quale si intitola, difensore principalissimo della santa, cattolica, romana religione
      . Queste ragioni, esposte cogli ingredienti d'allora come cogli ingredienti d'adesso si fanno i proclami e gl'indirizzi odierni, giravano colle stampe, e quantunque non lasciassero i Grigioni di rispondervi(76), pure furono di qualche momento presso il re di Spagna; e forse egli aveva acceduto a quel trattato soltanto per gettare polvere negli occhi, e studiava del come snodarsene; tanto più dopo che gli fu, a prove di consigli e di valore, mostrata la fermezza dei Valtellinesi.


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Il Sacro Macello di Valtellina
di Cesare Cantù
Sonzogno
1885 pagine 160

   





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