Pagina (158/160)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Così suo fratello nella prefazione ad esso poema stampato a Milano 1656. II Boldoni morì della peste nel 1630.
      (90) TADINI, Ragguaglio dell'origine della peste ec. p. 13.
      (91) Quella donna, faturata in un braccio di panno rosso, stette due mesi fitta nel letto senza mangiare, né bere altro che qualche stilla d'acqua infusale per un dente mancante. Eppure la vedevano affacciarsi alla finestra; ma come tosto s'accorgeva d'essere veduta, tornava al letto, ove immobile giaceva. Tardi guarì, non obstanti i debiti exorcsmi.
      (92) ALBERTI, Ant. Borm. manoscritto.
      (93) Manoscritti nell'archivio vescovile di Como.
      (94) Probabilmente sono da riferire a quel tempo le ossa che si trovano al Fraele, che si sognano gigantesche, e che il popolo attribuisce agli Ariani uccisivi. Invano cercammo là intorno quel campo di Lugo,ove, secondo lo Sprecher, nessun fiore germoglia.
      (95) Causa principale della rotta fu la vanità del Serbelloni stesso, il quale ricevuto lettere dal Fernamondo, ove gli si annunziava il sopraggiungere del Rohan, ricusò aprirle perché non lesse stilla soprascritta tutti i titoli a sé dovuti. I Valtellinesi, per ischivare contese dei convenevoli facili a sorgere allora, avevano decretato che sulle lettere si scrivesse nudamente Al sig. tale dei tali. Neppur questa fu dunque invenzione dei Giacobini.
      (96) Vedi Memoires du Duc de Rohan. Questa marcia aveva fatto entrare il governo in disegno di una strada, che dal forte di Fuentes mettesse per Colico a Dorio, Corenno, Dervio e Bellano, poi per la Valsassina a Lecco.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Il Sacro Macello di Valtellina
di Cesare Cantù
Sonzogno
1885 pagine 160

   





Milano I Boldoni Ragguaglio Ant Manoscritti Como Probabilmente Fraele Ariani Lugo Sprecher Causa Serbelloni Fernamondo Rohan Valtellinesi Giacobini Vedi Memoires Duc Rohan Fuentes Colico Dorio Corenno Dervio Bellano Valsassina Lecco