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      Poi da narratore mutato in contemplatore, nell'Apocalissi manifestò le visioni soprannaturali, in cui gli furono predette le persecuzioni e i trionfi della Chiesa, la distruzione del mondo e i gaudj della superna Gerusalemme.
      Altri vangeli, epistole, costituzioni, la Chiesa o riprovò o non riconobbe, ma per la loro antichità possono servir di testimonio; come la tradizione costante che risulta da monumenti storici, prova apostoliche alcune verità, sebbene non scritte18.
      Il simbolo detto apostolico, primo compendio della teologia cristiana, non consta sia stato composto dagli apostoli avanti dividersi; tale però lo vuole la tradizione costante: e forse vi furono fatte aggiunte posteriori, sebbene non sembri probabile che a quella formola battesimale si attaccasse qualche nuovo articolo man mano che una nuova eresia rendeva necessaria una protesta. Certo è concepito in modo tanto generale, che anche i maggiori dissidenti poterono conservarlo19.
      Ciò che distinse ben tosto il cristianesimo da tutte le altre religioni e filosofie, è il pretender subito all'universalità. Fin allora non si conoscevano che religioni nazionali o di Stato; ciascun popolo teneva le sue divinità, i suoi culti; la religione serviva a discernere popolo da popolo. Il cristianesimo pel primo, rotte queste barriere particolari, dichiarò esser destinato a tutto il mondo, esser capace di abbracciare tutte le nazioni, qualunque ne fosse la civiltà, di soddisfarne tutti i bisogni religiosi, e fondare una chiesa dell'umanità, un regno di Dio indipendente da frontiere geografiche o governative.


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Gli eretici d'Italia
Volume Primo
di Cesare Cantù
Utet
1865 pagine 608

   





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