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      La spirituale partecipa egli coi vescovi, che la esercitano sotto la sua supremazia; la temporale egli affida all'imperatore da lui consacrato, che, sotto la direzione del pontefice, dopo unto da lui, e giuratogli d'osservare la legge di Dio e le costituzioni de' popoli, diviene capo visibile della cristianità negli interessi terreni. Come tale, primeggia sopra tutti gli altri re: giusta il costume ecclesiastico, non è ereditario, ma scelto ogni volta, ogni volta coronato. Le due podestà s'appoggiano l'una l'altra, onde non possono separarsi; neppure possono distruggersi fra loro, diversa essendo la natura della loro giurisdizione. L'imperatore qualche volta pretenderà aver mano nell'elezione dei papi, ma questi zeleranno sempre l'indipendenza della Chiesa e de' suoi capi. Se l'imperatore viola la legge di Dio e i patti col popolo che lo elesse, il papa lo pronunzia decaduto, e lo separa anche dalla congregazione dei fedeli mediante la scomunica. Nei litigi fra l'imperatore e il popolo o i re, il papa proferisce come arbitro supremo, e con una sanzione spirituale50.
      Un sacerdote, senz'armi, senza interessi domestici o dinastici, senza pregiudizj di nazionalità, che decide le contese fra' regnanti, intima l'onestà, la giustizia, la carità a quelli che non conoscono se non il capriccio e la forza; e gli obbliga a obbedire in nome di Dio; è un tipo sublime, che forse non fu mai attuato pienamente: ma esercitò ben maggiore efficacia che non i tanti altri sistemi, fantasticati per mantenere una libera alleanza fra i popoli civili.


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Gli eretici d'Italia
Volume Primo
di Cesare Cantù
Utet
1865 pagine 608

   





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