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      Al priore de' Domenicani in Lombardia il papa dirigeva la bolla Ille humani generis pervicax inimicus, costituendolo esecutore contro gli eretici111. Dappoi Innocenzo IV, con editto del 1251 da Brescia, ripartģ le provincie fra Domenicani e Francescani, a questi la Toscana, a quelli la Lombardia, la Marca Trevisana, la Romagna, dando ai provinciali podestą d'istituire inquisitori apostolici dapertutto, fuor della Sicilia ove n'aveano privilegio i re: il vescovo dovea aver parte nel giudizio; le comunitą pagare le spese: e in xxxi capitoli, dappoi modificati perchč trovarono reluttanza ne' magistrati, si diedero norme a tutti i rettori, i consigli, i comuni per consolidar esso tribunale.
      I frati costituivano una specie di giurati, circolanti al modo delle assisie, e che aveano giurisdizione su tutti i laici, non esclusi i dominanti, ed anche sul basso clero. Arrivato in una cittą, l'inquisitore convocava i magistrati; e li facea giurare d'eseguire i decreti contro gli eretici, ed ajutare a scoprirli e coglierli; se alcuno renuisse, poteva sospenderlo e scomunicarlo, e mettere all'interdetto la cittą. Le denunzie, che non poteano essere anonime, aveano effetto soltanto quando il reo non si presentasse di voglia; scorso il termine, era citato; e i testimonj interrogavansi coll'assistenza dell'attuaro e di due ecclesiastici. L'istruzione preparatoria riusciva sfavorevole? gl'inquisitori ordinavano d'arrestar l'accusato, pił non protetto da privilegi od asili. Cólto che fosse, nessuno pił comunicava con esso, faceasi la visita della sua casa, e il sequestro de' beni.


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Gli eretici d'Italia
Volume Primo
di Cesare Cantł
Utet
1865 pagine 608

   





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