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      4° Confessò, che, domandato da un Fiorentino che gli dichiarasse il libro dell'Alcabizzo, che tratta de' segni e cognizione de' segni, della natività degli uomini, e dello eleggere i tempi del comprare, del vendere, e degli altri atti ed esercizj umani, gli disse che aveva fatto un comento sopra detto libro, e che perciò procurasse di averlo. 5° Disse aver composto un libro sopra la sfera. Ora, le cose che si contengono in detto libro, non viste per detto inquisitore, sono contrarie alla natura e nimiche alla verità cattolica. Che cosa più eretica, e più a Dio e agli uomini infesta che dire, per la necessità de' corpi superiori e virtù delle costellazioni, come dice un tal libro, Gesù Cristo nascesse povero? Che Anticristo abbia a nascere da una vergine, e che abbia a venire duemila anni dopo Gesù Cristo, in forma di soldato valente, accompagnato da nobili, e non come poltrone accompagnato da poltroni? Qual maggiore eretica falsità che il porre l'ora, il luogo, la qualità della morte, le quali cose sono al tutto incognite al genere umano? E nelle azioni umane, col giudicare secondo la disposizione e operazione de' corpi celesti si toglie al tutto il libero arbitrio, e per conseguenza il merito e il demerito. E benchè egli al presente preponesse la divina potenza e il libero arbitrio, nondimeno è stato convinto per testimonj che hanno deposto contro di lui. E quando si avesse a oprare con tale supposizione, che cosa si potrebbe fare col libero arbitrio? Nè vengono scusati tali errori dicendo, che queste cose non procedono di necessità, dicendo.


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Gli eretici d'Italia
Volume Primo
di Cesare Cantù
Utet
1865 pagine 608

   





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