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      «I demonj ed i prelati grandi, perchè hanno paura che i popoli non escano loro dalle mani e non si sottraggano dall'obbedienza, hanno fatto come fanno i tiranni delle città: ammazzano tutti i buoni uomini che temono Dio, o li confinano, o li abbassano che e' non hanno uffizj nella città; e perchè non abbiano a pensare a qualche novità, introducono nuove feste e nuovi spettacoli. Questo medesimo è intervenuto alla Chiesa di Cristo: primo, essi hanno levato via i buoni uomini, i buoni prelati e predicatori, e non vogliono che questi governino: secondo, hanno rimosso tutte le buone leggi, tutte le buone consuetudini che avea la Chiesa, nè vogliono pure ch'elle si nominino. Va, leggi il Decreto; quanti belli statuti, quante belle ordinazioni circa l'onestà de' cherici, circa le vergini sacre, circa il santo matrimonio, circa i re e i principi come e' s'hanno a portare; circa l'obbedienza de' pastori; va, leggi, e troverai che non s'osserva cosa che vi sia scritta; si può abbruciare il Decreto, che gli è come se non ci fosse. Terzo, hanno introdotto loro feste e solennità per guastare e mandare a terra le solennità di Dio e de' santi.
      «Se tu vai a questi prelati cerimoniosi, essi hanno le migliori paroline che tu udissi mai; se ti conduoli con essoloro dello stato della Chiesa presente, subito e' dicono: Padre, voi dite il vero, non si può più vivere se Dio non ci ripara. Ma dentro poi hanno la malizia, e dicono: Facciamo le feste e le solennità di Dio feste e solennità del diavolo, introduciamo queste coll'autorità nostra, col nostro esempio, acciocchè cessino e manchino le feste di Dio, e sieno onorate le feste del diavolo.


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Gli eretici d'Italia
Volume Primo
di Cesare Cantù
Utet
1865 pagine 608

   





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