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      L'Ordine non è sacramento: Dio consacra interiormente l'intelligenza di tutti.
      Insomma per abbattere l'autorità ecclesiastica prevalsa, per inaridire la fonte delle ricchezze e della potestà del papa e dei preti, togliea la distinzione di spirituale e temporale, d'ogni laico faceva un sacerdote, dandogli la Bibbia e «Interpretala come Dio t'ispira».
      Bisogna dunque vulgarizzarla. Fin nel primo secolo essa erasi voltata dall'ebraico e dal greco in latino395, e sant'Agostino dice che ne correvano innumerevoli traduzioni, perchè, chiunque sapesse di greco, metteasi a farne una; onde s'aveano, a detta di san Girolamo, tot exemplaria quot codices; ma da noi preferivasi la itala. Era anche discussa, e Tertulliano scriveva nel libro delle Prescrizioni: «Gli eretici ripudiano i libri della Scrittura che a loro sconvengono; gli altri interpretano a loro fantasia; non si fanno scrupolo di cambiare il senso nelle loro versioni: per acquistare un proselito gli annunziano ch'è necessità esaminare tutto, cercare la verità in se stessa: acquistato che l'abbiano, non soffrono più ch'e' li contraddica: lusingano le donne e gl'ignoranti col farli credere che ben presto ne sapranno meglio dei dottori; declamano contro la corruzione del clero e della Chiesa; hanno discorsi vani, arroganti, pieni di fiele: camminano dietro a tutte le passioni umane».
      Questo scriveasi avanti il secolo II, non nel xv o nel xix: tant'è vero che l'età nostra ci pare talvolta straordinaria sol perchè viviamo in quella, non nelle altre.


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Gli eretici d'Italia
Volume Primo
di Cesare Cantù
Utet
1865 pagine 608

   





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