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      Ad ogni svolta incontrate dipinti i quattro antichi patroni, Ansano, Crescenzio, Vittore, Savino; aggiungete il beato Andrea Gallerani, fondatore dei frati della Misericordia; il beato Ambrogio Sansedoni, che parlava alto a Federico II; Gioachino Pelacani e Antonio Patrizj, miracoli di carità pei poveri e per Maria; il beato Antonio che riformava i Serviti; il beato Tomasuccio che istituì i Gerolomini; il beato Giovanni Colombini, narratoci in una delle più ingenue e affettuose scritture del Trecento, e che, per la pazienza della moglie e pel legendario, richiamato dalle dissipazioni, e da gonfaloniere ridottosi mendicante volontario, con Francesco Vincenti istituì il nuovo ordine de' Gesuati36, inducendo la cugina Caterina a fondar le Gesuate là nella contrada di Valpiatta. Il beato Bernardo Tolomei, dottore in ambe le leggi e cavaliere imperiale, erasi ritirato al deserto con Ambrogio Piccolomini e con Patrizio Patrizj, fondando gli Olivetani di Santa Maria di Montoliveto, in uno sterilume che oggi ride della più lieta coltivazione, come la chiesa di squisite pitture. Stefano e Giacomo, agostiniani di Lecceto, istituiscono i canonici regolari Scopettini. Pietro Petroni, certosino, morendo mandava dire al Boccaccio riparasse agli scandali del suo scrivere. E il nostro san Bernardino? Profusosi a cura de' poveri nella peste, fu ammirato per le prediche e pe' frutti che ne raccolse in tutta Italia. Pietà quasi domestica c'invita nel quartiere dell'Oca a venerar tanti ricordi ancora palpitanti di santa Caterina, la pia figliuola del tintore Benincasa, che afflitta di dolorose infermità e di tentazioni, ristorava l'anima colle preghiere e la carità; andava assister i malati e suggerne le ulcere, colla semplicità stessa colla quale ai Fiorentini dettava la pace, in lei compromessa, o scriveva al papa che tornasse da Avignone a Roma, o a Giovanni Aukwood che frenasse le sue bande di mercenarj inglesi.


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Gli eretici d'Italia
Volume Secondo
di Cesare Cantù
Utet
1865 pagine 728

   





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