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      «Or ben sai che Anticristo con i suoi primi membri, temendo con Erode di non perdere il regno, e sapendo che quello di Cristo ruina il loro, come quello che gli è contrariissimo, con Caifas conclusero che io morissi, e furono eletti sei cardinali e deputati a spegnere ogni lume, che più scoprisse le loro ribalde latroncellerie. Or con furia mirabile fui citato da Anticristo, e comandato che subito andassi alla sua presenza: fecero anco saper per tutto, che io era citato per eretico, sì come essi dicevano.
      «Trovandomi in quel caso, consigliandomi con Cristo e con li pii amici, dissi in fra me stesso: - Tu sai che costui, il qual ti chiama, è Anticristo, il quale non sei tenuto obbedire. Costui ti perseguita a morte perchè predichi Cristo, la grazia, l'evangelio e quelle cose le quali, con esaltare il Figliuolo di Dio, distruggono il suo regno: però questa è una impresa a essi di stato. Puoi dunque esser certo che egli ti torrà la vita, sì come ne hai avvisi e certezze.
      «Un giorno più che fossi andato avanti, ero preso da dodici, i quali, la vigilia di san Bartolomeo, a cavallo circundonno il monasterio de' Cappuccini fuor di Siena per pigliarmi, sì come è pubblico; e non mi trovando corsero verso Firenze a fare il simile. Dicevo a me stesso: - Tu vai a morire scientemente volontariamente senza speranza di frutto, immo con scandalo de' pii; tu vai a tentare Dio esponendoti alla morte senza particolare rivelazione, o spirito: tu sei micidial di te stesso: tu puoi e debbi con Paolo e con gli altri santi, immo con Cristo fuggire, sì come con l'esempio e con le parole ti ha insegnato fare in simil casi, dicendo, Se vi perseguitano in una città, fuggite in un'altra.


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Gli eretici d'Italia
Volume Secondo
di Cesare Cantù
Utet
1865 pagine 728

   





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