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      I padri Quetif ed Ecard, negli Scrittori dell'Ordine de' predicatori, narrano come Petri sedem ascendit Paulus IV, capularis senex et effœtę jam ętatis, asperioribus paulo moribus et senili morositate suspicionibus obnoxius, qui astu delusus et circumventus ęmulorum occulto, fidei postulatos apud se Joannem card. Moronum, inculpatę vitę pectorisque magnanimi virum, ętate meritisque gravem..... et Egidium nostrum, zelo pręcipiti comprehendi, inque molem Hadrianam xxi januarii mdlviii detrudi jussit.
      Le accuse contro il Foscarari eran meno dirette, e gli autori di lettere anonime o di denunzie vaghe o non osarono manifestarsi o non sostenerle, talchč al 18 agosto 1558 fu rilasciato, dando sicurtą di comparire ogni volta che fosse richiesto. Succeduto Pio IV, fu dichiarato innocente con sentenza siffatta:
      «Noi Michele Ghislieri, per la divina misericordia detto il cardinale Alessandrino della santa romana Chiesa, sotto il titolo di Santa Maria nella Minerva, e deputato generale inquisitore della santa ed apostolica Sede contro alla eretica pravitade, e in tutta la cristiana repubblica, narriamo, come, nell'anno mdlviiii, e alli xxj gennaio, di commissione della felice memoria di papa Paolo III vivę vocis oraculo, a noi allora fatto, il reverendo padre Egidio vescovo di Modena fu incarcerato nel palazzo della santa inquisizione, senza alcun indizio, nč per il passato, nč per il presente a noi manifesto. Laonde poi alli xviij d'agosto del medesimo anno prossimo passato, di commissione ed ordine nostro fu liberato, con sicurtade perņ di presentarsi in modo e forma, come nelli atti del nostro notajo, ovvero dell'ufficio della santa inquisizione; e cosģ dichiariamo non aver ritrovato il detto reverendissimo padre Egidio esser stato, nč esser al presente colpabile, reo, o sospetto di eresia, o di qualsivoglia delitto o peccato, risguardevole a detta eresia o eretica pravitade: anzi, se alcune accusazioni furono fatte contro il detto reverendissimo padre Egidio alla felice memoria di papa Paolo III, o all'ufficio della santa inquisizione, giudichiamo, e sentiamo esser divenute da persone improbe, false e malvagie, alle quali non si debba per alcun modo prestar fede.


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Gli eretici d'Italia
Volume Secondo
di Cesare Cantł
Utet
1865 pagine 728

   





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