Pagina (358/728)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Io risposi che sua signoria illustrissima non s'ingannava punto del giudizio che faceva della somma bontà, e sincerità di nostro signore, e che similmente sua santità aveva sempre stimata sua signoria illustrissima desiderosa di pace, anco innanzi che la conoscesse in Ungaria; soggiunsi poi, che, sebbene la causa era comune a sua signoria illustrissima con molti altri, non di meno era così comune, che apparteneva grandemente a ciascuno separatamente, trattandosi della salute dell'anima, e tanto più a sua signoria illustrissima, che per tal cagione sola diceva aver consentito nella Confessione Augustana: il che, come aveva fatto da sè, così poteva da sè, massimamente in un Concilio universale, cercare veram agnitionem filii Dei, la qual cognizione nostro signore non solo le pregava, ma per tal mezzo le procurava, come successor di colui al quale era stato comandato che aliquando conversus confirmaret fratres suos, con certissimo privilegio ut non deficeret fides sua, impetratoli da Nostro Signore Gesù Cristo a questo fine: di modo che non v'è il più sicuro rifugio che umiliarsi al giudizio constituito da Dio, e seguire il lume che si conserva nella continua successione della sede apostolica et in perpetua et constanti patrum doctrina. Finalmente circa li discorsi fatti più volte meco da sua signoria illustrissima, le resi grandissime grazie, dicendo che piuttosto la pregava ad iscusarmi se liberamente gli avevo risposto quello che m'occorreva circa ciò, perchè, quanto a persona pubblica, io non aveva a dirle altro, se non che fosse contento di venire al Concilio, ed ivi, se per sorte avesse alcuna difficoltà, l'esponesse ai Padri e: che tutto il resto io avevo detto sempre esclusa218 questa pubblica persona, invitato dalla sua signoria illustrissima; onde la pregava di nuovo a voler considerar bene quello che si può e si deve, e a non approvare quei mezzi che non porterebbono ora alcuno sollevamento, non che pace alla Chiesa, e sarebbono perniciosi all'avvenire, distruggendosi con le condizioni che essi dimandano per consentire al Concilio tutta quella certezza che potremo avere in terra per discernere la verità cattolica dalla eresia, la quale certezza e regola indubitabile è stata sempre appresso la sede apostolica, e ne' Concilj universali, legitime convocatis habitis et confirmatis.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Gli eretici d'Italia
Volume Secondo
di Cesare Cantù
Utet
1865 pagine 728

   





Ungaria Confessione Augustana Concilio Nostro Signore Gesù Cristo Dio Concilio Padri Chiesa Concilio Concilj