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      La Chiesa ammise sempre possibile la buona fede negli eretici. Sant'Agostino assicura da ogni persecuzione i Manichei. Salviano di Marsiglia, nel secolo V diceva: «Gli Ariani sono eretici, ma nol sanno, e credonsi talmente cattolici, che trattan noi d'eretici. Noi siam persuasi ch'essi fan un pensiero ingiurioso alla generazione divina, dicendo che il Figliuolo è inferiore al Padre: essi credono che noi abbiam un pensiero ingiurioso al Padre col farlo uguale al Figlio. La verità sta con noi, ma essi credono averla per sè. Essi sono empj, ma in ciò appunto credono seguir la vera pietà. S'ingannano, ma per un principio d'amor verso Dio. Solo il supremo giudice dell'universo può sapere come saranno puniti il giorno del giudizio: intanto li sopporta, perchè vede che, se errano, è per un movimento di pietà»298.
      Pure chi ben esamini quei testi vi riconoscerà piuttosto le aspirazioni della bontà, i rimedj della carità cristiana; mentre dottrinalmente s'interpretava a rigore il Compelle intrare; e gli stessi Padri che avevano aborrito da ogni persecuzione contro gli eterodossi, fu volta che la trovarono necessaria contro le rivoluzioni selvagge o l'insurrezione armata di questi299, con armi ed altri mezzi mondani e coattivi salvando il diritto e la libertà spirituale; mentre in antico erasi messo il dogma a servizio della forza pubblica, chiesero si mettesse la forza pubblica a servizio del dogma.
      In ciò quanto s'avea torto?
      Teorema allora ammesso universalmente era la legittimità di Dio e del suo culto, e la legittimità della Chiesa nel propagarlo.


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Gli eretici d'Italia
Volume Secondo
di Cesare Cantù
Utet
1865 pagine 728

   





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