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      Eppure egli ha luogo durevole nella storia delle scienze per osservazioni sottili ed argute, e per varie scoperte, fra cui la formola cardanica e la possibilità d'educare i sordimuti. In fine, per avverare il pronostico fatto, lasciossi morir di fame.
      Secondo i suoi libri, la materia è eterna, ma mutasi di forma in forma, mediante due qualità primordiali, calore e umidità. Non può concepirsi veruna porzione di materia senza forma; ogni forma è essenzialmente una e immateriale, laonde tutti i corpi sono proveduti d'anima, ed è questa che li rende suscettibili di movimento. Le anime particolari sono funzioni dell'anima del mondo; nella quale stanno rinchiuse tutte le forme degli esseri, come i numeri semplici nella decade, o come la luce del sole, ch'è una ed eguale nell'essenza, infinita nelle diversità d'immagini.
      Tirava dunque difilato al panteismo: se non che sospendeva le conseguenze, e variava egli stesso quanto all'unità dell'intelligenza. All'uomo, organo di quest'intelligenza universale, attribuiva un carattere distinto, la coscienza, e questa il mena a distinguere dal corpo l'anima, di cui mostra l'immortalità mediante gli argomenti de' predecessori; ma crede questo dogma abbia prodotto grandi mali, fra cui le guerre di religione. La fisica sua fonda sulla simpatia generale tra i corpi celesti e le parti del corpo umano.
      Di tutte le scienze occulte favella con intima persuasione, altamente riprovando quei professori inesperti, per cui vizio restano infamate, mentre hanno certezza non minore che la nautica e la medicina.


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Gli eretici d'Italia
Volume Secondo
di Cesare Cantù
Utet
1865 pagine 728