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      Sul fine del Quattrocento, secondo Antonio Galateo, credevasi che alcune malefiche ungendosi si trasmutino in animali, e vaghino o piuttosto volino in lontani paesi, menino carole per paludi, s'accoppiino a demonj, entrino ed escano a porte chiuse, uccidano animali385.
      Tale opinione non che cadere, si estese col rinascimento degli studj, e viepiù nel secol d'oro, e frà Bernardo Rategno da Como, nel 1584, dice che le streghe non sussistevano tempore quo compilatum fuit Decretum per dominum Gratianum... Strigiarum secta pullulare cœpit tantummodo a centum quinquaginta annis citra, ut apparet ex processibus Inquisitorum. Gli errori del vulgo appoggiandosi su quelli de' persecutori, e invadendo i persecutori stessi, ne derivò un'orrida congerie di pubblica forsennatezza, che fu un'altra manifestazione della reviviscenza del paganesimo. E si divulgò che le streghe, masche, buonerobe, o con che altro nome si chiamassero, andassero in corso, tenesser congreghe in certi luoghi, come al monte Tonale in Lombardia, al Barco di Ferrara, allo spianato della Mirandola, al monte Paterno di Bologna, al noce di Benevento..., e sotto la presidenza di Erodiade o Diana si dessero a balli e a sozzi amori, trasformandosi in lupi, gatti e altre bestie. Empietà e lascivia formano il fondo di quelle tregende; in onta alla Chiesa vi s'imbandisce lautamente al sabbato; vi si vilipende ciò ch'essa ha di più venerando, le croci, le reliquie, il sacrosanto pane; frati in tonaca e pievani in piviali vi menano carole.


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Gli eretici d'Italia
Volume Secondo
di Cesare Cantù
Utet
1865 pagine 728

   





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