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      Don Domenico Manuele Gaetano conte di Ruggero, maresciallo di campo del duca di Baviera, generale, consigliere, colonnello d'un reggimento di fanteria, comandante a Monaco, e maggior generale del re di Prussia, nato a Pietrabianca presso Napoli; istrutto d'orefice, nel 1695 fu iniziato all'alchimia tramutatoria probabilmente dal famoso Lascaris, da cui ebbe la cintura bianca e la gialla per fare l'argento e l'oro, ma in piccola quantità. Alla loro scarsità ed efficacia supplì colla ciarlataneria, annunziando poter tramutare metalli a josa, e facendone esperienza su pochissimi, ottenne credito. Scorsa Italia, fece per quattro mesi eccellenti affari a Madrid, donde l'inviato di Baviera l'indusse a passar dall'elettore, che allora stava governatore a Brusselle. Vi eccitò ammirazione; e Massimiliano, posta piena confidenza nelle magnifiche promesse d'esso, gli concesse cariche e titoli e sussidj per seimila fiorini: poi scopertolo bugiardo lo fece buttare in fortezza. Dopo due anni riuscito a fuggire, comparve a Vienna nel 1704, e qualche projezione gli avvenne sì destramente, che tutta la Corte ne rimase stupita; l'imperatore Leopoldo sel prese a servizio: ma la morte di questo avrebbe intercisa la sua fortuna se non fosse stato assunto dall'elettor palatino, al quale e all'imperatrice egli promise in sei settimane dare settantadue milioni o la sua testa. Prima del termine egli fuggì con una signorina; ed eccolo a Berlino, acquistandovi favore col dirsi perseguitato dall'Austria; e re Federico, sentito il consiglio di Stato che non trovò da opporsegli, ne accettò le proposizioni.


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Gli eretici d'Italia
Volume Secondo
di Cesare Cantù
Utet
1865 pagine 728

   





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