Il che risulterebbe in non poco dissertivo a S. M. perchè essendo il nervo di questa città le mercanzie e arti che qua si esercitano, tanto dispiace questa cosa a tutti, che sarebbe fargli abbandonare per una gran parte, e trasportar le merci e arti altrove, donde ne patiranno assai li dazj e entrate di S. M. perchè la città, e così la patria di sua santità, si verrebbe a despopolare, il che si comincia a fare sin ad ora, perchè non si ritrova chi voglia per prezzo ancorchè vile comprar alcuna cosa di stabile; impauriti come sono della fama di questa innovazione.
E se rispondesse che questo si fa per conservar pura e chiara questa città, atteso l'incendio e il fuoco che arde nelli vicini nostri, e per la contrattazione che si fa tra essi e noi, si può rispondere come di sopra, che al corpo sano e alla virtù continuamente esperimentata non si ha da adoperare più forte medicina, ovver maggior freno del solito, anzi il dar medicina ad un sano gli porta spasmo e repentina morte. Ma quello, che non meno importa sarebbe questo ungere la piaga di contrario liquore, perchè essendo a questa città alcuni delli vicini eretici veri nemici a noi, per essere noi cattolici e essi scismatici, veggendo il modo rigoroso della Inquisizione, dubita che, acciecati dall'odio ed ardenti dal furore, somministrarono falsi testimonj contro di noi cattolici per infamarne e distruggerne. E se è bastato l'animo ad un eretico ammazzar il principe di Ghisa, generale di un tanto re, circondato e amato da un tanto esercito, e macchinar nella propria vita del re cristianissimo per esser cristiano, che cosa faranno potendone rovinar nell'onore, nella vita e nella roba con falsi testimonj? E per le sacre istorie si vede esser così stato fatto per li eretici alli cattolici e sovente, e ne bastino alcuni esempj di Eustachio episcopo d'Antiochia, che per esser cattolico, li Ariani colla falsa deposizione d'una donna, alla quale allora per il rigore si credeva, ingiustamente fu detenuto, e poi scoperto ma tardo, fu restituito all'episcopato: e san Atanasio illustre e santissimo uomo episcopo de Alessandria, dalli Ariani sotto Costantino imperatore cristianissimo fu per simili vie ancora nel Concilio Niceno tanto travagliato e per tanti modi, che si può dir ebbe infiniti martirj.
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