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      Ciò inimicogli molti, anche cattolici, e secondo un artifizio conosciuto, cercarono perderlo col tacciar d'ereticale un'opera sua stampata a Praga. Facilmente dissipò l'accusa; soffrì percosse, carcere, calunnie, e dopo sostenute onorevoli ambascerie, morì il 1661, e fu sepolto con un epitafio di quasi ducento linee, ove, in mezzo ad altre gonfiezze, si dice che la porpora cardinalizia vergognossi di coprir col suo ostro lui, cui già di più nobil ostro avea coperto il sangue versato per la fede cattolica. Molte opere scrisse, polemiche e apologetiche, e quella De Catholicorum regula credendi (Praga 1628, Vienna 1641) gli attirò molte confutazioni di acattolici e di socciniani.
     
     
     
      DISCORSO XLII
     
      CLEMENTE VIII. I FILOSOFI NUOVI. BRUNO. CAMPANELLA. VANINO. FERRANTE PALLAVICINO.
     
      Tre papi si succedettero in pochi mesi del 1590 e 91: Urbano VII, Gregorio XIV, Innocenzo IX: poi Clemente VIII, insediato il 1592, finiva il 1605. Questi, prodigiosamente operoso, perseverante, circospetto senza doppiezza nè nulla d'abjetto; esperto amministratore e geloso di governar da sè, colla prudenza, la destrezza e l'aspettare compieva ciò che non potesse di primo impeto; si oppose all'ambizione dei Medici come alle pretendenze di Spagna, e riuscì a rimetter questa in armonia colla Francia, staccare Enrico IV dall'Inghilterra e dall'Olanda, ricuperare alla santa sede il ducato di Ferrara, preparare una grande spedizione contro la Turchia. Ebbe la consolazione di ricevere deputati dal patriarca d'Alessandria, che abjurava l'eutichianismo, e dai Greci di Polonia, che passavano dalla chiesa rutena alla romana (1595): studiò indefesso nella inesauribile disputa della Grazia, e vi pose un freno: personalmente e con benevolenza trattava cogli eretici e co' filosofi: tenne presso di sè il naturalista Cesalpino, benchè in fama di ateo, e gli diè licenza di legger i libri botanici de' Protestanti: chiamò a Roma il Patrizio, filosofo indipendente.


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Gli eretici d'Italia
Volume Terzo
di Cesare Cantù
Utet
1866 pagine 895

   





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