Pagina (251/337)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      ..? Rapiti dal mio ravvedimento, assicurati della mia devozione, non solamente mi lasceranno in pace, ma mi colmeranno inoltre di favori, m’accorderanno gradi, potere, dignità... Alla fin fine un badessato non è pascolo tanto meschino per l’ambizione d’una monaca!”.
      Mi rialzai sollecita, accesi il lume, trassi dallo scrittoio un foglio bianco, e intinta la penna nel calamaio, presi, con dita tuttavia tremanti dalla convulsione, a segnarvi le seguenti parole, che non saranno mai cancellate dalla mia memoria:
      « Eminenza! Tutti nel mondo siamo soggetti a deviare dal retto sentiero; il solo Nostro Signor Gesù Cristo nacque impeccabile. Sedotta pur io da rea tentazione...».
     
      Qui la penna si fermò ad un tratto, poi mi cadde dalla mano sulla carta: per lungo tempo io rimasi col capo appoggiato sulla tavola...
      “Sciagurata!” esclamai alfine, balzando in piedi furibonda, e mettendo in pezzi quel foglio. “Sciagurata! Non ti bastano i ferri che trascini al piede, ma porgi anche il collo al capestro? Hai tu dunque aspirato alla libertà solamente per disertare il suo vessillo in tempo di battaglia? E l’onore? e le generose aspirazioni, e la fede, e il cuore? Che ne hai tu fatto, vile, del cuore? E la coscienza? Ancorché tu possa rimanertene sorda ai gemiti della tua patria, credi poter soffocare la voce della coscienza? Perché non prendi consiglio e conforto dalla storia di questa tua patria? Spinta da contrarie passioni, governata da fiacco volere, abbandonata alle seduzioni altrui dalla propria famiglia, adescata da ogni parte, cadde la misera Italia nel servaggio, come precisamente vi cadesti anche tu.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Misteri del chiostro napoletano
di Enrichetta Caracciolo
pagine 337

   





Nostro Signor Gesù Cristo Sciagurata Sciagurata Italia