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      Le opere di lui quindi non possono mai esser considerate come puri modelli di quella composizione artistica che noi chiamiamo romanzo. Agli Spagnoli la gloria di aver prodotto il miglior romanzo, agl'Inglesi quella di aver toccato la cima nel dramma.
      E ai Tedeschi qual palma rimane? Ecco, noi siamo i meglio lirici di questo mondo. Per adesso i popoli han troppe faccende politiche; ma sbrigate che siano un bel giorno, Tedeschi, Britanni, Spagnoli, Francesi, Italiani, uscirem tutti fuori per la verde foresta a cantare, e giudice sarą l'usignolo. Son certo che il premio in questa gara del canto lo vincerą il lied (canzonetta) di Volfango Goethe.
      Il Cervantes, lo Shakspeare e il Goethe sono il triumvirato che toccņ la cima nelle tre forme della rappresentazione poetica, la epopea, il dramma, la lirica. Chi scrive queste pagine ha per avventura una particolar competenza a lodare il nostro gran nazionale come il piś perfetto poeta di canzoni (nel senso vero della parola). Goethe sta nel mezzo tra le due scuole della degenerazione lirica, l'una che pur troppo č designata col mio nome, l'altra che č la scuola sveva. Tutt'e due hanno il lor merito, e indirettamente fecer del bene alla poesia tedesca. La prima operņ in quella una salutare riazione contro l'idealismo esclusivo, ricondusse gli spiriti alla forte realitą e sbarbicņ quel sentimentale petrarchismo che a me parve sempre una donchisciotteria lirica. La scuola sveva qualche cosa fece anche lei per la salute della poesia tedesca.


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Conversazioni critiche
di Giosuč Carducci
Sommaruga Roma
1884 pagine 237

   





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