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      E quanto devono temere della distruttione de' loro Stati, quando non faranno la debita diligenza, per sapere, & castigare ex offitio quei rappresentanti, od altri loro uffitiali, che arricchiscono delle rovine de i popoli; i quali, ò non possono per la lontananza, ò non ardiscono per la paura far intendere i loro gravami. Et se alcuno pur giunge a lamentarsi dell'ingiustitie, che gli sono fatte, conosceranno quanto importa il dargli cortese audienza; e non far come quelli, che per sostentar la reputatione de i loro rappresentanti, riprendono, e minacciano chi se ne querela. Guai à quei Prencipi, che non ascoltano patientemente l'indoglienze de' sudditi.
      Li signori, & gli uffitiali di Spagna, havendo innanzi gli occhi lo specchio de' loro antepassati, abhomineranno certamente le loro inique operationi; e pregheranno la Maestà Divina, che los tenga de su mano, perche non abbiano ad imitarle.
      Quelli, ch'al governo de gli Spagnuoli si trovano sottoposti, ancorche fossero discontenti, si consoleranno almeno, perche al sicuro non saranno mai cosi mal trattati, come furono gli infelici Indiani. Et se bene ogni male è male, tuttavia pare, che il mediocre rispetto all'estremo habbia qualche faccia di bene.
      Finalmente i sudditi d'ogn'altro Prencipe del Mondo riconosceranno quanto singolar gratia sia stata loro concessa dal Sig. Iddio, à non gli sottoporre à quelle genti, che si sono rese più celebri per la distruttione, che per la conquista dell'Indie.
      Pigli ciascuno da questa Istoria la parte, che gli tocca, e l'applichi à suo profitto.


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Istoria o Brevissima relatione della distruttione dell'Indie Occidentali
di Bartolome de las Casas
1643 pagine 124

   





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