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      Ma la proposta è stata fatta solamente d'un mattone di creta, di quelli che s'adoprano da mattonare le stanze, tinto d'inchiostro in una metà di una sua faccia, e l'altra metà della medesima sua faccia imbiancata col bianco, con che s'imbiancano le muraglie, nel qual caso riscaldandosi piu la parte nera, che la bianca, si dimanda la ragione di tale effetto, e non si cerca, ne si tratta di quello, che intravvenga in tutti i bianchi, in tutti i neri, e in tutte le materie. In oltre, a quelli, che sanno moltiplicare un numero per un altro potrebbero per avventura tali cautele parere impresa troppo laboriosa. Imperocche se si trovassero v. g. trenta sorte di nero, e trenta sorte di bianco (che forse se ne ritroveranno molto piu) il numero dell'esperienze arriverebbe vicino al migliaio, si che bisognerebbe tignere quasi mille mattoni, e quello, che mi riesce piu spaventoso è, che la diversità delle materie trapasserà le migliaia de' milioni, ed in conseguenza il numero delle sperienze giugnerebbe a numero incomprensibile; e vado dubitando, che l'esperimentatore tanto cautelato, come ricerca il nostro Filosofo si spaventerebbe, ed io per me, se fussi ridotto a tal termine, lascerei senza invidia così largo campo di filosofare, e far esperienze al Filosofo medesimo. Qui, se io ho da dire il vero di un mio pensiero, mi vado immaginando, che ritrovandosi questo galant'uomo avviluppato, e confuso, ne potendo sfuggire, ne scusarsi, abbia poi preso partito di confondere, ed avviluppare ancora il compagno in un mar di cose, acciò che così venisse a restare offuscato quel concetto, che egli meritava, che si facesse della sua filosofia.


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Alcuni opuscoli filosofici del padre abbate D. Benedetto Castelli da Brescia
di Benedetto Castelli
1669 pagine 60

   





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